Al via le domande per ottenere un rimborso fino a 12mila euro per chi ha sostenuto importanti spese per i figli. Si ha tempo fino a dicembre.
Lo scorso 10 settembre si è aperta la finestra temporale che permette ai nuclei familiari di fare richiesta per il bonus previsto dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia e che permette di ottenere un rimborso fino a 12.500 euro in base all’ISEE a fronte delle spese sostenute nell’arco del 2024. Non tutti però sono ammessi all’accettazione: ecco chi può ottenerlo e come fare domanda.
Un contributo di rimborso che può arrivare a superare i 12mila euro e previsto per i nuclei familiari che hanno sostenuto importanti spese per i propri figli. Un fondo messo a disposizione dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia, il quale prevede anche un contributo extra per le famiglie che hanno minori con bisogni speciali.
Il decreto attuativo è stato pubblicato lo scorso 6 settembre in Gazzetta Ufficiale, le domande hanno avuto iniziato il 10 settembre e si avrà tempo fino all’8 dicembre. Le spese prese a riferimento sono quelle sostenute nel 2024, ma attenzione non tutte le famiglie possono accedere al rimborso; il bonus, infatti, è riservato a chi ha sostenuto spese per le adozioni internazionali.
Il bonus adozioni internazionali è riservato a quelle famiglie che nell’arco del 2024 hanno concluso una procedura di adozione e che soddisfano tre imprescindibili requisiti:
Come anticipato il rimborso spese può raggiungere i 12.500 euro ed è modulato in base all’ISEE del nucleo familiare; la cifra massima è prevista per chi ha un Indicatore economico che non supera i 25mila euro. Le fasce successive prevedono invece:
A queste somme si può aggiungere poi un ulteriore contributo per quelle famiglie che hanno adottato minori con bisogni speciali. Anche qui, in base all’ISEE le cifre oscillano dai 3.750 ai 700 euro.
Il bonus copre esclusivamente le spese documentate e certificabili, nonché legate al completamento della procedura. Rientrano, quindi: legalizzazione e traduzione dei documenti, visti e pratiche burocratiche, ma anche spese di soggiorno e trasferimento estero, spese post-adottive.
Il contributo non è soggetto a tassazione IRPEF e per richiederlo bisogna presentare domanda esclusivamente online accedendo al portale Adozione Trasparente, attraverso identificazione SPID o CIE, quindi allegare la documentazione richiesta.
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