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QUARTETTO VOCALE

Il quartetto vocale nasce nel 1976 con lo scopo di eseguire alcune musiche che avevo scritto con intento polifonico, ma che eseguivo sempre da sola non avendo amici musicisti cantanti in grado di leggere la musica né tanto meno in grado di cantarla come immaginavo. (Vivevo allora nell’ambiente della ricerca del canto contadino e nel mondo della canzone politica, dove i cantori non erano musicisti, ma piuttosto antropologi, sociologi, scrittori, registi, architetti, intellettuali di ogni genere, con la passione della musica, ma senza la conoscenza necessaria a leggere una partitura, intonare in modo perfetto, ecc.)
Piano piano c’è stata un’evoluzione nello studio della musica, negli anni settanta abbandonata la canzone politica, molti sono entrati nel mondo della musica professionale: è nata a Roma la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, e finalmente, insegnando in questa scuola che divenne anche centro di confluenza di molti musicisti stanchi del ghetto costituito dai conservatori di musica, incontrai molti giovani appassionati di canto, che già conoscevano le mie canzoni, e con queste (all’epoca erano solo donne) formai il mio primo gruppo polifonico.
Eravamo undici, progressivamente molte dovettero lasciare il gruppo prese dai loro impegni, e così siamo rimaste in quattro.
Dal ‘76 ho incominciato a scrivere per il Quartetto Vocale molti madrigali che ora compongono il nostro repertorio.
C’è stato un avvicendarsi di cantanti, al mio fianco, tutte hanno contribuito con il loro studio e la loro esperienza vocale alla crescita del quartetto.
Grazie all’impegno vocale delle mie amiche ho potuto scrivere pezzi sempre più acrobatici:
Patrizia Nasini ha segnato, con il suo ingresso nell’81, un momento di crescita nelle possibilità vocali di esecuzione, grazie alla sua elaborazione di tecniche sempre più raffinate nel ricercare suoni diversi da quell’unico suono di voce impostata sempre più in testa che fino a poco fa si conosceva, la sua voce assolutamente originale mi ha permesso di scrivere pezzi sempre più acrobatici, all’esecuzione dei quali ha giovato la sua esperienza nel mondo della musica contemporanea.
Patrizia Bovi, arrivata nell’90 insieme a Francesca Breschi, ha portato una splendida voce, e con la sua conoscenza approfondita della vocalità e del repertorio medioevale, ha permesso che si cantassero anche pezzi molto arcaici, mettendo in opera un rigore straordinario nell’esecuzione.
Francesca Breschi ha portato una straordinaria duttilità vocale ed una grande sensibilità e rigore nell’esecuzione di ogni pezzo, sia che fosse arcaico, che scritto in partitura da me, la sua pratica nel mondo della canzone popolare con il gruppo “Pupi e fresedde” da cui proveniva, le hanno permesso di inserirsi facilmente nel quartetto vocale con una ricerca di sonorità nuove, grazie anche al suo lavoro nella musica contemporanea.
Con questa formazione il Quartetto Vocale può ricoprire secoli e secoli di produzione vocale eseguendoli con maestria e rigore: un sogno che non credevo di riuscire a realizzare. Ogni volta che ci incontriamo per cantare è una gioia.
In ogni Cantata eseguiamo pezzi da me scritti espressamente per il racconto della Cantata, scritti in partitura, che la grande sensibilità delle mie colleghe permette di cantare come fossero pezzi di tradizione orale
Ognuna di noi ha, a lato, le proprie attività musicali, concertistiche, di insegnamento: Patrizia Nasini è molto richiesta dai compositori contemporanei per eseguire la loro musica grazie ai suoi straordinari colori vocali, Patrizia Bovi ha formato con altri musicisti umbri il gruppo Micrologus di ricerca ed esecuzione di musica medioevale, Francesca Breschi ha un suo gruppo di esecuzione di canzoni d’autore, e inoltre è una magnifica assistente musicale istruttrice di cori e di canto tanto da garantire un’esecuzione perfetta dell’opera a lei affidata.
Con queste tre amiche cantare è un piacere.

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