Redditi IVA e fatture, tutti i casi nei quali scatta il penale: adesso anche sotto i 50.000 euro

Dichiarazione dei redditi, Dichiarazione IVA, Fatture sono i tre pilastri su cui si basa la politica reddituale e la politica fiscale del Sistema Italia, ma che succede se non si ottempera o si fanno violazioni, il reato penale quando scatta? Ecco cosa c’è da sapere

Il sistema fiscale italiano e di conseguenza l’insieme dei servizi che lo Stato fornisce ai cittadini, a partire da Scuola, Sanità e Sociale, si basa su una serie di regole e di assunti imprescindibili. Due sono le basi. La prima è la progressività delle imposte, ovvero che le tasse siano pagate in base a quanto si guadagna. La seconda è che le tasse siano basate su dati certi.

Reato penale e dichiarazione dei redditi
Redditi IVA e fatture, tutti i casi nei quali scatta il penale: adesso anche sotto i 50.000 euro (Foto Pixabay) – giovannamarini.it

Considerando l’alto livello di evasione fiscale presente in Italia il secondo pilastro sembra quasi un paradosso. Anche se va fatta una distinzione netta tra evasione di incapienza, evasione di necessità ed evasione fraudolenta. Tutti elementi che vanno visti, valutati e giudicati in ogni singolo contesto.

Novità dichiarazione dei redditi

L’esempio pratico di questo stato di cose è rappresentato, come accennato, dalla dichiarazione dei redditi, dalla dichiarazione IVA e dalle fatture. Tutti strumenti che, come anticipato, hanno lo scopo di certificare il dato reale e la quantità della cifra che un contribuente deve versare come tasse allo Stato.

Quando è reato penale non fare la dichiarazione dei redditi
Redditi IVA e fatture, tutti i casi nei quali scatta il penale: adesso anche sotto i 50.000 euro (Foto Pixabay) – giovannamarini.it

Ma mentre nel caso della dichiarazione dei redditi, soprattutto per coloro che hanno uno stipendio fisso, il dato è certo in partenza per i lavoratori autonomi la situazione è diversa. Il datore di lavoro, infatti, nel primo caso fa da sostituto di imposta e la dichiarazione dei redditi non è altro che la certificazione di quanto già scritto.

Per i possessori di Partita IVA, e quindi per chi fatture, il dato a volte rischia di essere discrezionale. Ed è pertanto più facilmente soggetto a dichiarazioni errate se non fraudolente. Ma cosa accade se si manifesta questo fenomeno? Si rischiano sanzioni penali oltre che quelle amministrative?

In questo caso le norme sono molto chiare. Si entra nel novero del codice penale solo la dichiarazione IRPEF o IVA omessa è superiore ai 50.000 euro. Ma attenzione. Se i 50.000 sono la somma di IVA e IRPEF errato il penale non scatta. Mentre scatta lo stesso se una delle due voci è inferiore ai 50.000 euro. Ma solo nel caso che l’altra superi la cifra limite

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